Rilanciare l’intero comparto dell’artigianato locale puntando
al sostegno delle piccole e medie imprese e al confronto costante con le istituzioni
locali su temi strategici: è questa la mission di Confartigianato Corato e del
suo nuovo direttorio, che ha eletto come presidente Michelangelo Randolfi
proprio grazie alla sua lunga esperienza in campo artigianale, in particolare
nel trattamento antitarlo e
restauro del legno.
Sono tante le sfide da affrontare, a cominciare dall’allargamento
della platea dei soci (che allo stato attuale conta circa 120 affiliati) al
fine di dar vita a una forma consolidata di associazionismo di categoria in
grado di dar voce alle esigenze degli artigiani locali. Ed è proprio da qui che
bisogna ripartire. Come illustrato dallo stesso coordinatore provinciale di
Confartigianato Bari – Franco Bastiani – la situazione relativa alle imprese
artigiane coratine è stata altalenante negli ultimi anni, con il rapporto
imprese iscritte e cancellate alla Camera di Commercio in aumento esponenziale;
una tendenza che pare sia cambiata nell’ultimo biennio ma che non basta ancora
a invertire la rotta definitivamente.
Altra annosa questione è quella del lavoro nero, per il quale
è indispensabile creare una forte sinergia tra enti e artigiani locali secondo
il presidente Randolfi, magari attraverso un programma condiviso con l’amministrazione
comunale. Insomma, l’obiettivo principale per Confartigianato Corato è quello
di essere vicino alle richieste e alle problematiche reali delle piccole e
medie imprese presenti sul territorio, cercando di fornire loro ogni tipo di
assistenza, da quella fiscale a quella creditizia.
Quella della sua presidenza rappresenta una sfida importante
per Michelangelo Randolfi, il quale crede molto nelle potenzialità dell’associazionismo
e nella qualità degli artigiani coratini, e a dimostrarlo è proprio la sua
lunga attività nel campo del restauro mobili antichi e disinfestazione tarli.