Disporre di un ambiente domestico con pavimenti, pareti e
soffitti in legno può significare per alcuni avere un tocco di qualità in più
rispetto ai tradizionali schemi di design. Ma come abbiamo più volte ribadito,
in alcuni casi la bellezza estetica deve fare i conti anche con problematiche
di carattere naturale che richiedono rimedi appropriati ed efficaci come ad
esempio un buon trattamento antitarlo,
in altri termini il biodegradamento del legno.
In generale, siamo soliti attribuire la responsabilità del degrado
del legno ai cosidetti insetti xilofagi, più comunemente conosciuti come tarli,
ma non sempre quest’ultimi sono gli unici protagonisti di questo processo di
decadimento, perché in natura esistono altri organismi in grado di causare lo
stesso fenomeno, ovvero i funghi lignivori o “funghi del legno”.
Insieme ai tarli, infatti, essi sono i principali
responsabili del biodegradamento di questo materiale, e più precisamente dei
suoi tessuti. A favorire l’attacco fungino è generalmente l’umidità del legno e
dell’ambiente circostante, nonché condizioni di temperatura ideali che
consentono alle spore di propagarsi e diffondersi nell’ambiente, soprattutto in
presenza di un substrato con un tasso di umidità superiore al 20%.
Al di là delle diverse tipologie del legno su cui possono
svilupparsi, è possibile classificare questi organismi in due grandi categorie,
ovvero i funghi cromogeni (o da colorazione)
in grado di causare una variazione cromatica del legno rispetto a quella
originaria pur non degradandone la sua struttura, e i funghi cariogeni capaci di degradare i suoi tessuti provocando la
comparsa del tipico marciume.
Limitare il livello di umidità del materiale e dell’ambiente
circostante non è l’unica soluzione per evitare la proliferazione dei funghi
lignivori, perché indispensabile è anche il trattamento ad esso riservato. Essendo
infatti il legno un materiale deperibile, un trattamento non adeguato aumenterebbe
notevolmente il rischio di degrado. E questo vale non solo per le strutture
lignee presenti all’interno di un’abitazione, ma anche per altri oggetti in
legno come mobili e manufatti.
Così come accade con gli insetti xilofagi, anche per i funghi
lignivori potrebbe essere indispensabile un trattamento preventivo ed accurato
alla stregua di una disinfestazione tarli, in quanto ci troviamo di fronte alla presenza di parassiti del
legno, seppur con caratteristiche completamente differenti.