Tra le numerose specie di coleotteri in grado di procurare
ingenti danni al legno, ce n’è uno in particolare che sta mettendo a dura prova
le piante dell’arco alpino, per il quale non è semplice individuare un trattamento antitarlo mirato: il
Bostrico Tipografo.
A seguito dell’ormai nota tempesta Vaia che dimezzato le
foreste del posto e della conseguente siccità, questo parassita si è preso la
scena determinando la morte degli alberi. Il clima asciutto, infatti, gli ha
permesso di colpire alberi come abeti rossi, larice, abete bianco e pino
silvestre esattamente nello stesso modo in cui un tarlo agisce sul legno delle
nostre abitazioni, ovvero infilandosi sotto la corteccia e scavalcando gallerie
che interrompono la circolazione della linfa.
A sollevare il problema la stessa Coldiretti, che sottolinea
l’importanza di difendere l’intero ecosistema forestale insieme all’intera
biodiversità, oltre allo stesso export commerciale del legno.
Insomma, alla stregua di un processo di disinfestazione tarli per le travi di un soffitto,
Coldiretti ritiene prioritario un programma di eradicazione del Tipografo e di
ripristino dell’ecosistema con un intervento tempestivo delle istituzioni
locali e nazionali.