Il rischio diffusione parassiti del legno era stato già annunciato
dagli esperti nei mesi scorsi allorquando una forte ondata di maltempo aveva
abbattuto un milione e duecento mila alberi (in maggioranza abeti rossi) nei
boschi del Triveneto, generando il cosidetto “Cimitero degli alberi di Natale”.
Oggi, questo rischio è diventato concreto e un trattamento antitarlo ecologico non basta di certo a frenare
le drastiche conseguenze economiche che ne derivano.
L’allarme lanciato in questi giorni da Federforeste e
Coldiretti è chiaro: il maltempo che continua a imperversare in questa zona
dell’Italia non solo rende difficili le operazioni di recupero degli alberi
abbattuti, ma favorisce lo sviluppo dei parassiti del legno con ripercussioni
sulla salute pubblica. Ma questo è niente rispetto ai danni economici per la
filiera italiana del legno. I parassiti, favoriti dal clima umido della
pioggia, stanno attaccando, in particolare nella Val di Fiemme, il prezioso
legno del violino Stradivari, in un periodo in cui dalla Cina arriva un boom di
richieste.
A rimarcarlo è il presidente di Federforeste – Gabriele Calliari
– ricordando che ci sono centinaia di chilometri di migliaia di alberi
abbattuti ancora da recuperare. Tuttavia, i danni economici non riguardano solo
la Val di Fiemme, ma tutto il territorio nazionale. Secondo la Coldiretti, il
patrimonio boschivo italiano copre più di 1/3 della superficie della nostra
penisola, con 12 miliardi di alberi troppo spesso abbandonati a sé stessi a
causa di un’assente o inadeguata gestione di boschi e foreste.
Tutto ciò si configura come una mancata occasione di sviluppo
per il nostro Paese, primo nell’Ue come industria del legno, ma tra i primi
anche nell’importazione di questo materiale. C’è poi il problema disinfestazione tarli, un
fenomeno che diventa più accentuato durante la stagione estiva e che rischia di
colpire in maniera serie mobili e strutture in legno delle nostre abitazioni:
affidarsi in questo caso ad esperti del settore come Trattamentoantitarlo.net è
l’unica soluzione.