Un alleato in più del trattamento antitarlo contro il degrado del legno e i suoi parassiti allo scopo di
garantire un restauro conservativo e duraturo nel tempo. Stiamo parlando dell’IA,
una tecnologia sempre più impiegata in diversi settori della nostra vita
professionale e privata.
E di essa si è avvalsa l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale
del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Catania, grazie alla quale il team di
ricercatori che lo compone è stato in grado di migliorare l’analisi dei
materiali artistici.
L’IA, infatti, permette di analizzare grandi quantità di dati
sui materiali artistici attraverso una rete neurale allenata su oltre 500 mila
spettri sintetici, consentendo in tal modo di identificare con estrema
precisione i pigmenti presenti in alcuni dipinti e superando il tipico problema
della deconvoluzione dei dati
spettrali, ovvero la tecnica che consente di separare i contributi dei diversi
elementi chimici nei dati raccolti, ma con il rischio di alcune imprecisioni.