Gli operatori del settore disinfestazione tarli in Europa potrebbero fare presto i
conti con un nuovo nemico del legno molto più rapido nella sua azione
divoratrice rispetto alle migliaia di specie presenti in natura. I ricercatori
dell’Università della Geologia degli Stati Uniti – Andy K. e Cody Prouty –
hanno scoperto un coleottero in grado scavare gallerie nel legno più
velocemente grazie ai propri parassiti.
Appartenenti alla specie Odontotaenius
disjunctus, questi insetti possono ospitare un parassita nematode
denominato Chondronema passali. Ed è
proprio questa la sua peculiarità, ossia trarre dei benefici dalla presenza al
suo interno di questi parassiti. Dopo aver raccolto ben 113 coleotteri di
questa specie, i ricercatori li hanno posti in un contenitore con un pezzo di
legno. La scoperta è stata sin da subito sensazionale: quelli che ospitavano i
parassiti sono stati in grado di mangiare il legno più velocemente del 15%
rispetto ai coleotteri non infetti.
La presenza di questo coleottero è estremamente importante
anche per l’ecosistema stesso, in particolare quello forestale. Secondo i
ricercatori, la loro velocità nel divorare consente di accelerare il processo
di decomposizione del legno in fase di degrado, come appunto gli alberi caduti,
accelerando a sua volta il ritorno di nutrienti al suolo. Ma qual è il suo
habitat naturale? Questo speciale scarabeo si trova in prevalenza nelle foreste
statunitensi orientali e vive in tronchi decadenti.
Ma se la natura trova giovamento nella sua azione, lo stesso
non si può dire per il legno in fase di degrado avanzato nelle abitazioni:
pensiamo ad esempio alle travi di un soffitto, che in presenza di un parassita
con queste caratteristiche vedrebbero accelerare il loro processo di
decadimento. Insomma, come tutti i tarli dannosi per il legno anche per questo
speciale coleottero si renderebbe necessario un trattamento antitarlo a microonde nel caso in cui minacciasse
le nostre abitazioni. E in un’epoca in cui si intensificano gli scambi
commerciali tra un continente e l’altro, questa ipotesi rischia di diventare
concreta.