Tarli e dipinti d’arte: dal MIT una nuova tecnologia per un restauro rapido e duraturo

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Tarli e dipinti d’arte: dal MIT una nuova tecnologia per un restauro rapido e duraturo

L’applicazione dell’AI nel campo della tecnica conservativa e del restauro opere d’arte è destinata a diventare un processo sempre più consolidato. Dal MIT, infatti, fanno sapere che è in atto una vera e propria rivoluzione grazie all’intelligenza artificiale: una pellicola polimerica che, applicata al dipinto danneggiato, è in grado di riportarlo al suo stato originale in poche ore.

 

Lo studente Koch Kine ha progettato un sistema in grado di stampare mascherine trasparenti e colorate, ciascuna delle quali contenente migliaia di microregioni con colori calibrati, con lo scopo di riprodurre le parti mancanti o danneggiate dell’opera. Esse, inoltre, possono essere rimosse senza alcuna difficoltà.

 

Un esperimento di questa portata è stato eseguito su un dipinto del XV secolo con più di 5 mila aree danneggiate e con i risultati strabilianti. Con questa tecnologia, infine è stato possibile documentare anche gli interventi effettuati grazie a un software in grado di registrarli e mappare ogni danno.

A.F.